Definiamo i limiti degli interventi di questa sezione: nessun pathos per cani gatto o iguane, semplicemente i piccoli misteri quotidiani che spesso ruotano attorno agli animali.
Dorian Gray, Mark Twain, Ava Gardner, James Joyce. Sono solo alcuni dei nomi dei gatti che abitano la casa che fu di Ernest Hemingway a Key West e discendono dalla prima colonia di felini che faceva compagnia allo scrittore e a sua moglie Pauline Pfeiffer.
In questa casa dalla forma regolare immersa nel verde, scrisse alcuni dei libri più famosi come “Morte nel pomeriggio” e “Per chi suona la campana”, oltre a dedicarsi alla pesca e ai vini. In quel periodo un suo amico, capitano di una nave, gli regalò una gatta di colore bianco, Snow White, con un segno particolare: era polidattila, aveva sei dita per zampa.
I discendenti di Snow White sono ancora qui, 56 in tutto, 23 dei quali polidattili, curati e coccolati dal gruppo che gestisce la Casa Museo di Hemingway.
Tra le foglie di banano e i fiori tropicali, spuntano gli attuali padroni di casa per la gioia dei turisti che ogni anno si recano in visita a Key West e sono incuriositi da questi gatti particolari.
Ecco allora che tra un miagolio e un’azzuffata, negli anni qui sono nati Edgar Allan Poe, Errol Flynn, Susan Hayward, Pablo Picasso e Simone De Beauvoir. Tutti, o quasi, con sei dita per zampa. Ma il record appartiene a uno degli ultimi nati, Bumby, che sotto al pelo tigrato di dita ne conta addirittura 25, con una zampa a 7 falangi.
Che Hemingway amasse i gatti, è risaputo. “Cat in the Rain” (Gatto sotto la pioggia) è uno dei suo primi racconti. Una delle sue massime più…